Non so quanti siano al momento i blog nel mondo e non so quanti ne nascono ogni giorno. Forse tu ami consultare e interagire con Facebook, Twitter ed altri social network e non sei abituato a frequentare e commentare sui blog. Forse conosci solo i più famosi. Forse associ questo stile di comunicazione a movimenti politici più o meno contestatori del sistema.
Oggi volevo dire anch’io la mia su questo tipo di sito web che a quanto pare resta, e forse resterà ancora per molto, un valido strumento di informazione e non solo.
Parlerò ovviamente della mia esperienza, del mio punto di vista e alla fine mi piacerebbe che anche tu condividessi i tuoi pensieri nei commenti.
Per come la vedo io un blog è un’attività imprenditoriale, una start-up.
Ne ho già parlato qui ma ci ritorno perché il tema mi appassiona. Dal punto di vista economico, può essere una fonte di guadagno a tutti gli effetti anche se difficile e con rendimenti che possono arrivare anche dopo molto tempo. Ma conserva tutte le caratteristiche di un’avventura di business:
bisogna crederci;
bisogna avere uno scopo chiaro;
essere disposti ad affrontare i fallimenti
continuare e non fermarsi, se ci tieni davvero, perché la realizzazione del tuo sogno potrebbe essere dietro l’angolo.
Inoltre è la TUA attività e sei tu che gestisci i ritmi, i collaboratori, se ne hai, e fai le scelte, tecniche ed organizzative.
Come in ogni attività imprenditoriale, anche gestire un blog richiede una forte focalizzazione sul cliente. Il valore che dai, gratuitamente o meno, dev’essere la tua guida. Come in qualsiasi azienda che produce beni materiali, se il cliente non avesse la percezione di ottenere in cambio più di quanto spende, difficilmente acquisterebbe da te.
Ma alla pari delle altre aziende, il flusso di lavoro dev’essere il più possibile snello, continuo, composto per quanto possibile solo da attività a valore aggiunto.
Devi capire chi è il tuo cliente, la nicchia di persone cui vuoi rivolgere i tuoi post e insistere solo su quelle attività che ti consentono di esporre al meglio e con costanza argomenti utili.
Come un produttore di beni e servizi mette in gioco se stesso sostenendo ciò che offre, presentandone i benefici, un blogger ci mette la faccia. Prende delle posizioni, esprime delle idee, da dei consigli; impugnando il suo megafono, cerca di trasmettere un messaggio, di spiegare un concetto, di far luce su un argomento, di aiutare ad usare uno strumento.
Il bello è che ognuno di noi è unico ed interessante, trova le sue soluzioni, ha da raccontare le sue esperienze. Ognuno può essere un blogger offrendo il valore del proprio punto di vista. Quindi perché non provi anche tu?
L’avvio può non comportare alcuna spesa, basta andare su WordPress.com oppure blogger.com. Puoi anche acquistare un dominio tuo senza spendere cifre esorbitanti.
Per scrivere un blog ci vuole passione e tempo ma se vuoi puoi fare tutto con poco sforzo, senza scrivere ogni giorno o ogni settimana.
Ma serve; serve se hai un lavoro e diventi bravo in qualcosa perché puoi esporre la tua visione; serve se hai una tua attività per darle più visibilità.
Personalmente ho sempre avuto paura di esprimere le mie idee, anche per scrivere un articolo da pubblicare sul giornale della scuola. Avevo paura della mia grammatica, di fare errori di ortografia, ma soprattutto avevo paura di una cosa. Forse succede anche a te: avevo paura di essere esposto a critiche; immaginavo già l’amico invidioso che da sempre è pronto a chiederti “ma chi ti credi di essere”. O lo specialista che dall’alto dei suoi 5, 10, 20 anni di esperienza tenta di prenderti in castagna trovando delle imprecisioni su quello che dici.
Oggi non penso che bisogna essere degli scrittori professionisti per lavorare al tuo blog. Non bisogna avere anni di esperienza o una certificazione. Non credo in quella serie di competenze elencate in qualche sito internet giusto per montarci sopra un corso di formazione; nei libri che dicono come è meglio, quando farlo o non farlo, cosa non fare mai, cosa fare assolutamente. Fai del tuo meglio, scrivi cosa pensi e presentalo dove e nel modo in cui a te piacerebbe fosse presentato.
Ora, il mio blog è ben lontano dall’essere di successo, ed è ancora lontano dal considerarsi un blog “seguito”. Per arrivare a postare qualche articolo, ho dovuto superare tante di quelle resistenze e vincoli mentali, che ora però mi sento molto più libero e ti consiglio di iniziare questa o qualunque altra attività nella quale sia tu il boss, colui che deve dare l’ultima parola per la versione finale. Perché questo ti farà crescere, maturare, prendere un po’ di responsabilità. Quando scrivo devo fare attenzione, perché se il post è scontato, banale, se contiene errori o consigli sbagliati, il capo sono io, e sono io che mi gioco un pezzo di credibilità e reputazione. Il tempo impiegato a scrivere è stato il mio e lo avrò sprecato se il risultato non è buono. Proprio come un imprenditore che sbaglia nei confronti del suo cliente. Questi pensieri, questa adrenalina, fanno maturare.
Rischiare i propri capitali e la propria fatica in un’impresa tradizionale è, per molti versi un’altra cosa, non si discute, ma non cambia la sostanza di quell’energia che senti quando hai a che fare con una tua creatura.
Cosa hai deciso? Inizi a scrivere? Parlami dei tuoi progetti nei commenti.
Alla prossima
Ancora una cosa. Non sono una di quelle tante voci di oggi che dicono ai giovani: dovete inventare cose nuove, cambiare gli schemi, rompere le regole.
Sono convinto che ci siano tanti lavori tradizionali, già esistenti, manuali e intellettuali, che chi ha studiato o è qualificato può fare semplicemente meglio rispetto a come vengono fatti oggi; e ci dovrebbe essere più meritocrazia affinché le persone giuste occupino le posizioni giuste.
Ma se tuttavia, come tanti oggi, non hai lavoro, mentre cerchi un’occupazione, ogni tanto fermati a pensare a quanto ti ho detto. Potrebbe venirti anche una bella idea per realizzare un’avventura imprenditoriale.