In questi ultime settimane mi sono pervenute un paio di segnalazioni da parte di lettori del nostro blog che lamentavano di non aver ricevuto tramite posta la documentazione che attendevano.
Nonostante l’era dell’informatizzazione, in cui la maggior parte delle comunicazioni viene trattata con l’uso e l’ausilio dei pc, tra posta elettronica o Pec, molta corrispondenza viaggia ancora con il sistema tradizionale cartaceo.
Il sito del Ministero dello Sviluppo Economico, competente per materia, ci viene in aiuto specificando cosa fare per inoltrare un reclamo su questi disservizi, specificando a chi ci si deve rivolgere quando non si riceve la posta.
Il cittadino che subisce un disservizio (ritardo, danneggiamento, mancato recapito) sui servizi garantiti (servizio postale universale), può rivolgersi direttamente a Poste Italiane utilizzando le procedure di reclamo previste dalla Carta della qualità dei servizi. La normativa di settore e la Carta della qualità dei servizi della società Poste Italiane hanno previsto specifiche procedure di trattazione dei reclami degli utenti.
È bene ricordare che per le lettere fino a 2 kg, i pacchi postali fino a 20 kg e per le raccomandate e le assicurate, che rappresentano tutti il servizio base detto “servizio universale”, la Società Poste Italiane deve garantire su tutto il territorio nazionale servizi di qualità specifica, a prezzi accessibili all’utenza.
Qualora il reclamo presentato a Poste Italiane non avesse buon fine, l’utente può successivamente rivolgersi all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Direzione Servizi postali) Via Isonzo 21/b – 00198 Roma, che attiva ogni opportuna azione in funzione di vigilanza sull’azienda.
In ogni caso, sia che si sia avviata o meno la procedura di reclamo, rimane la possibilità di ricorrere all’autorità giudiziaria per rivendicare le proprie ragioni.