Pensi non sia necessario studiare anche da grandi?
Credi di non averne più bisogno?
Non voglio rattristarti o farti venire il magone dicendoti che con la crisi economica abbiamo bisogno di studiare per riqualificarci, ecc…
Anzi, spero di non dover mai parlare di crisi economica, perché penso che parlare di crisi del tempo in cui viviamo sia solo presunzione: sì hai capito bene, la presunzione di pensare che il nostro momento storico sia quello più difficile, che dobbiamo affrontare problemi più grossi di quelli che hanno affrontato i nostri genitori e che affronteranno i nostri figli; insomma, che siamo più bravi di chi c’è stato e di chi verrà, perché stiamo affrontando ostacoli più duri, che se solo non ci fossero…
Non voglio negare l’esistenza di una congiuntura economica molto difficile e chi perde il lavoro o la propria impresa ha tutto il mio rispetto, anzi io stesso mi trovo in una situazione abbastanza delicata mentre scrivo questo post; è per questo però che sto cercando i modi per essere d’aiuto con qualche consiglio nel tentativo di spronare chi legge a far cambiare quelle cose che non vanno nel proprio quotidiano. Perché alla fine quello che conta è la vita di tutti i giorni e se siamo più o meno fortunati non dipende dal tempo che viviamo.Essere felici, sereni, dipende da come vogliamo vivere i nostri affetti, le nostre battaglie, i nostri doveri.
Istante per istante, chi non ha niente, ma veramente niente, oppure ha solo delle malattie con cui convivere, può essere più felice di chi magari passa una giornata storta perché non ha trovato nessuno che potesse pulire la piscina della sua villa.
Certo tutti ci sforziamo di migliorare le nostre condizioni, di guadagnare di più, ma dobbiamo anche vivere istante per istante tutto quello che la vita ci riserva, anche le difficoltà; anzi mi ritrovo spesso ad essere grato per le difficoltà perché da ognuna di esse ho ottenuto qualcosa, mi sono rafforzato un po’.
Ma cercare di cambiare in meglio è un nostro dovere e studiare è uno dei modi per farlo.
Ma come si studia? Si deve studiare sempre allo stesso modo o si devono cercare strategie per capire come ottenere risultati sempre più soddisfacenti?
Cerchiamo di capirlo.
Io non sono stato un granché come studente all’università anche se mi sono laureato nei tempi previsti; ma durante il corso di studi e dopo, dovendo studiare per aggiornamento professionale o per imparare da zero nuovi argomenti, ho osservato le pratiche più efficaci, quelle che hanno funzionato con me, e penso di aver capito perché ho ottenuto determinati risultati.
Quindi, se ti va, possiamo ragionare insieme su come imparare ad imparare e se qualcosa di quello che dico ti potrà servire, ne sarò felice; se non ti servirà o hai delle critiche, sarò felice di leggere nei commenti cosa pensi.
Inizio dai tempi dell’università: sai in quali esami ho ottenuto più risultati, direi anche con minor sforzo?
Negli esami che prevedevano un ampio numero di esercizi e negli esami in cui interagivo di più con i docenti ed in cui avevo avuto il tempo di assistere a qualche esame prima del mio.
Sempre dai tempi dell’università, mi è rimasto impresso un altro risvolto importante. Il momento in mi sentivo di imparare di più era proprio quello in cui facevo l’esame. Sì proprio mentre mettevo alla prova le conoscenze che avrei dovuto imparare e che tra l’altro solo pochi istanti prima dell’esame non avevo ancora ben chiare nella mia testa. Altro momento di apprendimento efficace era quando cercavo di spiegare ad altri un concetto, sforzandomi di renderlo facile da trasmettere.
Quest’ultima condizione si verifica anche quando al lavoro cerco di spiegare ad altri una procedura o cerco di metterla per iscritto per una facile consultazione: imparo di più anch’io.
In sostanza da questa analisi a posteriori ho capito che leggere passivamente x pagine al giorno, per giorni e giorni, sicuramente non è una strategia vincente. Forse coglierai delle idee di fondo dell’autore, forse capirai come la trama di un romanzo, ma di sicuro non ti arricchirà di nuove competenze da utilizzare. Quello che è importante è buttarsi e mettere in pratica in qualche modo quello che impari; ed aggiungerei anche, mettendoci cuore ed emozioni: durante un esame hai l’adrenalina alle stelle, sei tutto tranne che tranquillo, e non hai una giornata a disposizione, forse neanche qualche ora: eppure, almeno a me succedeva così, mi focalizzavo su un problema e riuscivo ad attingere a volontà e conoscenze che non mi sembrava di possedere pochi minuti prima.
Riepilogando
Bisogna crearsi un senso di urgenza: se pensiamo di avere tempo infinito a nostra disposizione non arriveremo mai ad un obiettivo;
emozionarsi per quello che si studia, magari pensando ai risvolti positivi che quei concetti avranno sulla nostra vita;
buttarsi con esempi ed esercizi per mettere in pratica quello che si impara e se l’argomento non è strutturato in modo da poterlo affrontare con esercizi, confrontarsi con altra gente attraverso i forum, i gruppi di linkedin, o uscire e parlarne con esperti che si conoscono direttamente.
Un’altra tecnica, che invece utilizzo oggi, è di strutturare gli argomenti con le Mappe Mentali. Se ne parla da un bel po’ della loro utilità e non sto qui a raccontarti chi e perché le ha inventate perché se vai in libreria o digiti su Google, in pochi giorni diventerai un esperto mapper, almeno in teoria. Poi in pratica ci vuole molta passione e coinvolgimento per farne un ottimo strumento.
Infatti sto sondando questa tecnica e devo dire che mi stanno aiutando tantissimo nel creare connessioni fra gli argomenti e quindi a prendere decisioni, e nel ripasso; queste due caratteristiche provengono dal fatto che, invece di aver a che fare con elenchi o peggio, lunghe pagine di testo, hai un quadro d’insieme con tutti i concetti che spiccano, che si lasciano leggere con grande immediatezza.
Non meno importante è la concentrazione. Utilizza le due strategie che sto per elencarti; io stesso finché non le ho provate, non riuscivo a pensare che fossero così efficaci; di cosa parlo? Di svuotare la scrivania da tutto ciò che non ti serve e di togliere momentaneamente le notifiche del cellulare.
Questi due sistemi creano uno stato di concentrazione che ti permette di pensare solo a quello che stai facendo, ed i risultati li vedrai immediatamente dopo la tua oretta di studio.
VENIAMO AL COSA
Va bene studiare ma se non si sa l’argomento è tutto inutile.
Oltre alla normativa che riguarda il tuo lavoro e l’aggiornamento tecnico specifico, penso che studiare per arricchire le proprie competenze informatiche non sia mai tempo sprecato, a tutte le età. Ma se vuoi un consiglio, studia anche un po’ di programmazione; oggi su youtube puoi seguire tante lezioni su tanti linguaggi, gratuitamente; ma perché te lo dico, proprio io che programmatore non sono? Perché studiare la programmazione ti aiuta a pensare, a pensare in modo logico, a spacchettare i problemi complessi in parti più piccole facili da affrontare. Una volta una mia insegnante di italiano spiegò alla classe il motivo per cui ci facesse svolgere tanti temi, che tra l’altro odiavo (i temi, non l’insegnante): perché grazie ad un tema noi imparavamo a sviluppare, e lei poteva verificare, la nostra capacità di ragionare, di partire da una tesi e ritornarci dopo averla giustificata con le nostre argomentazioni.
Ho trovato una strategia altrettanto efficace tutte le volte che ho studiato un po’ di programmazione e per questo che spesso e volentieri ci ritorno.
Gli effetti gli vedi nei miei post, come questo ad esempio: ho iniziato con delle domande, ho fatto una digressione sulla crisi economica che non volevo fare, ho continuato con dei consigli, una gran confusione insomma!
Tanto per continuare con i consigli originali, allena le lingue o imparane di nuove e impara, a qualunque età, a suonare uno strumento musicale. Perché lo dico? Perché ritengo che siano due modi per sorprendere il tuo cervello con stimoli diversi, e quindi di arricchirlo. Più avanti nel tempo mi piacerebbe parlarti delle mie esperienze su questi settori.
Ora mi dirai, ma tutte queste cose quando le faccio?
Ed io ti rispondo: spegni la televisione, alzati prima la mattina e non perdere tempo con le chiacchiere da bar che tanto non portano mai da nessuna parte; fattelo come favore personale e, se ci riesci, fammi sapere nei commenti quanto tempo al giorno hai guadagnato.
Tutto quello che ho scritto in questo articolo è frutto di quello che leggo in giro su altri blog e libri ma è autentico perché ho filtrato con la mia esperienza ciò che ha funzionato di più prima e dopo aver speso tempo a studiare come imparare e come essere più produttivo. Ho ancora molto da studiare, scrivere mi serve per comprendere meglio questo mio percorso, condividere mi serve per cercare un po’ di compagnia e farmi sentire vivo.
Alla prossima.
Un’ultima cosa, non fare come me, che come uno scanner, vado alla ricerca di tanti stimoli e cose da fare; fa una cosa per volta, ti aiuterà ad essere più focalizzato sugli obiettivi.