Cerco di illustrare chiaramente come si faccia la richiesta del passaporto, cercando di rispondere ai quesiti più comuni a cui ho dovuto trovare risposta quando ho effettuato io la richiesta.
La domanda di rilascio del passaporto va fatta nel proprio comune di residenza, domicilio o lavoro (abbastanza ovunque insomma).
Gli uffici a cui inoltrare la richiesta sono: la questura, la stazione dei Carabinieri, l’ufficio postale, l’ufficio passaporti del commissario di Pubblica Sicurezza, l’ufficio comunale. Nel caso in cui non sia possibile ritirare il passaporto di persona, è possibile delegare un’altra persona a farlo utilizzando questo fac simile di delega, da compilare con i propri dati e con quelli del delegato.
Oltre alla semplice domanda di rilascio da compilare da parte del richiedente, bisogna presentare:
un documento di identità, carta di identità o patente che sia, l’importante è che sia valido;
2 fotografie nel formato tessera, anche quelle delle macchinette automatiche vanno più che bene;
la ricevuta del pagamento di un bollettino sul conto corrente 67422808 intestato a: “Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento del tesoro”. La causale da inserire è “importo per il rilascio del passaporto elettronico”. La somma dipende da quale tipo di passaporto vogliate: a 32 pagine 44,66; a 48 pagine 45,62;
1 marca da bollo o contrassegno telematico (per essere puntigliosi) da 40,29€ per passaporto.
Il vecchio passaporto nel caso in cui si stia chiedendo un nuovo passaporto.
Le voci di costo sono varie:
Bollettino: 44,66€ (32 pagine) o 45,62€ (48 pagine)
Marca da bollo: 40,29€
Fotografie: 3€ alle macchinette, 10€ o 15€ da un fotografo
Presentazione domanda di rilascio alle poste: 20€ aggiuntive
Il passaporto ha, da 2003, una durata di 10 anni e non più di 5. Per chi si trovasse in possesso di un passaporto ottenuto prima del 2003 e volesse chiederne la proroga per una durata di 10 anni dalla data di rilascio, può presentarsi presso gli uffici che ho citato prima (la questura, la stazione dei Carabinieri, l’ufficio postale, l’ufficio passaporti del commissario di Pubblica Sicurezza, l’ufficio comunale) e presentare la domanda e il vecchio passaporto.
Nel caso in cui si smarrisse il passaporto o se ne subisse un furto, si può richiederne uno nuovo rispettando la stessa procedura di cui ho parlato prima, presentando la stessa documentazioni e sostenendo gli stessi costi, allegando inoltre la relativa denuncia
Il passaporto collettivo, o di gruppo, può essere rilasciato in occasione, per esempio, delle gite scolastiche. Lo si può rilasciare per i motivi più svariati: culturali, religiosi, sportivi o turistici
Il passaporto collettivo deve essere richiesto dal capogruppo, titolare di un passaporto personale valido, presso la questura. La validità del passaporto collettivo è di 4 mesi ma può essere utilizzato per un solo viaggio ed e è valido per gruppi che vanno da 5 persone a 50 persone. La sua durata massima è di 4 mesi dalla data di rilascio.
Bisogna presentare la richiesta (ad opera del capogruppo presso la questura) corredata di tutti i nomi dei componenti il gruppo, allegando la seguente documentazione:
La ricevuta del pagamento di un bollettino di 5,50€ sul conto corrente intestato alla questura a cui si sta facendo la richiesta con la causale “passaporto collettivo”.
La ricevuta del pagamento di un bollettino di € 2,58€ per ogni componente (ad esclusione dei minori di 10 anni): la somma da corrispondere dovrà essere unica, ovviamente, e calcolata come 2,58€ x (il numero dei partecipanti); il conto corrente presso cui effettuare il pagamento è 8003 intestato a: “Agenzia dell’Entrate – Ufficio di Roma 2 – Tasse concessioni governative”;
Fotocopia dei documenti di identità di ognuno dei partecipanti (autenticate);
Per compilare i bollettini, usate quelli prestampati dalle poste, giusto per essere sicuri di non sbagliare.
Prima di pagare il bollettino, chiedete la disponibilità del passaporto che avete selezionato: potrebbe essere che il passaporto con il numero di pagine scelto non sia disponibile.
Prima di fare il passaporto, informarsi, eventualmente, se nello stato in cui ci si stia per recare sia effettivamente richiesto.