Tu intanto inizia il lavoro che poi vediamo. Aspettiamo un attimo che se va in porto questa cosa, poi . Ti offriamo, prima di tutto, formazione. E poi ci sono i più simpatici: “Ti paghiamo in visibilità” . Grazie, provo a pagarci l’affitto e poi vi faccio sapere. Se anche voi fate parte di quella lunghissima schiera di precari del nuovo millennio, giovani in età da lavoro (ma non da marito, o moglie, per ovvia impossibilità di metter su famiglia) che si sentono ripetere queste frasi ogni giorno, è arrivato il momento di fermarvi un attimo. E di fissare delle priorità.
L’alternativa alla disoccupazione non deve essere sprecare il proprio tempo lavorando gratis per far passare la giornata. Cerchiamo di valutare quali sono i casi in cui vale davvero la pena accettare, almeno per un breve periodo, una proposta di lavoro non retribuito, come uno stage.
Crediti universitari. Il più classico dei motivi: sei uno stagista prossimo alla laurea e ti servono i crediti relativi al tirocinio. Ogni studente universitario è passato da qui, non importa che tu abbia la stoffa del futuro Steve Jobs o lo stesso fiuto per gli affari di Flavio Briatore: durante lo stage vedranno in te solo “manodopera” gratuita. Che fare? Approfittarne. Mai come adesso puoi sentirti libero di sperimentare il mondo del lavoro senza paura di essere giudicato: tampina i tuoi tutor, superiori o collaboratori per chiedere loro qualsiasi cosa sul lavoro che svolgono. Non avere paura di disturbare il capo con proposte o idee. Buttati nella consapevolezza che è proprio questo il modo per capire se sei portato per quel tipo di professione o meno.
Pubblicità. Fate bene attenzione a questo passaggio: visibilità non significa pubblicità. Se siete dei grafici, per esempio, e avete realizzato il logo di un’azienda, per prima cosa sappiate che se lo avete fatto voi, loro non lo sapevano fare. Di conseguenza, il lavoro che avete svolto ha un valore, che la visibilità millantata non ripaga ma la pubblicità, a volte, sì. Quindi va bene regalare un logo, ma a patto che questo venga firmato da voi, e che il vostro nome compaia bene in evidenza nel sito web della società, con tanto di link al vostro account Linkedin, blog, sito o a qualsiasi altro contatto di lavoro. Non solo è il minimo sindacale ma, in questo modo, potrete crearvi un portfolio personale accreditato dalle aziende stesse.
Contatti. Lavorate come impiegati, segretari, passacarte e tuttofare di una persona importante o che, comunque, intrattiene relazioni di lavoro con persone importanti? Se alla fine del mese non vi arriva lo stipendio, allora è giusto che, prima di mollare questo impiego, cerchiate di trarre almeno un po’ di vantaggio dal tempo che avete dedicato gratis et amore dei al vostro boss. Vi dà un numero personale di uno “che conta” da chiamare per lui? Contattatelo, presentatevi, dite chiaramente il motivo della telefonata e poi, tra una chiacchiera e l’altra, esprimetegli la vostra ammirazione per il suo lavoro e il desiderio di incontrarlo. Se un giorno dovreste incontrarlo sul serio, si ricorderà sicuramente di voi. Il vostro capo vi chiede di accompagnarvi ad un evento? Presentatevi a tutti, esprimete liberamente al mondo la vostra volontà di intraprendere nuove esperienze professionali, lasciate il vostro biglietto da visita anche al portiere. E mi raccomando, nei limiti della legalità, bando al pudore.