Quella dell’elettricista, è un’attività fondamentale molto diffusa in ogni ambito, con la quale, chiunque (privato, impresa, ente pubblico, associazione, ecc.) deve rapportarsi nel corso della propria esistenza od attività.
Le competenze di un elettricista sono vaste e sono peraltro cresciute mano a mano che il numero dei servizi e prodotti presenti sul mercato è aumentato.
Aprire una ditta di impianti elettrici. La formazione.
La preparazione di un futuro elettricista, da sempre, avviene attraverso la fase di apprendistato svolta all’interno di in un’impresa, in genere artigiana, dove il giovane futuro elettricista impara attraverso un percorso continuo che in alcuni anni gli permetterà di diventare un operaio specializzato.
Attualmente, esistono molte scuole di formazione sia pubbliche che private per consentire l’acquisizione delle nozioni e competenze di questa professione anche se, è sempre necessario un periodo importante di ‘esperienza sul campo’ che consenta all’aspirante elettricista di prendere visione del lavoro sotto tutti i punti di vista.
Un elettricista professionale, dal punto di vista tecnico, è colui che è in grado di realizzare gli impianti, effettuare la manutenzione e certificarli.
Dal punto di vista formativo, si tratta quindi di un percorso professionale simile a quello di tante altre attività artigianali.
Mettersi in proprio : diventare elettricista.
Per poter cominciare a lavorare, è possibile partire anche da soli, utilizzando come base e sede della propria impresa un piccolo fondo (magari un garage) ed impiegare il proprio mezzo personale (per i primissimi tempi) di trasporto.
Mano a mano che si cresce con il lavoro ed il giro di affari (questo è l’evoluzione di tanti piccoli imprenditori artigiani), ci si organizza sempre di più, prendendo magari un aiutante (un apprendista) per poter meglio gestire alcuni lavori più complessi.
Un imprenditore artigiano, non è solo un tecnico specializzato, bensì, anche il titolare di una ditta con tutte le problematiche e le necessità connesse.
Rispetto al passato, oggi un elettricista deve essere capace di programmare e gestire i vari lavori, impiegando anche gli strumenti informatici e deve anche saper dialogare al meglio con i propri interlocutori, i clienti, i fornitori, i propri consulenti (commercialista per primo), riuscendo a relazionarsi in tutte le fasi della sua attività.
Il cambio generazione che è già avvenuto, ha visto l’avvento di nuovi imprenditori artigiani capaci di gestire ed amministrare le proprie imprese in maniera migliore rispetto al passato.
Se da una parte esistono micro imprese, costituite dal solo titolare od al limite anche da un suo aiutante, sono invece parecchie le imprese di impianti elettrici che nel corso degli anni si sono sviluppate ed hanno raggiunto un’organizzazione che dispone di decine di tecnici con numerosi mezzi (camion , furgoni, magazzini, attrezzature di vario tipo, ecc.) ma anche dotati di uffici amministrativi e tecnici per supportare l’attività delle squadre all’opera.
Il titolare di questo tipo di imprese, deve anche essere un buon gestore del personale, riuscendo ad amalgamare i propri collaboratori, sapendo delegare molte competenze, in particolare, quando l’impresa tende a crescere e diventano quindi necessari oltre che i tecnici, anche i capisquadra a cui affidare alcune mansioni.
Un’altra competenza richiesta, è quella nel sapere raccogliere lavoro.
Come qualsiasi impresa, anche l’elettricista deve disporre di una quantità importante e continuativa di lavoro da permettergli il mantenimento dell’occupazione dei propri uomini e mezzi, evitando così quei tempi morti che rappresentano degli oneri importanti.